È una luce abbagliante quella che attraversa i cieli grigi di Bruges, andando poi a planare sulle acque dei suoi cento canali, lungo le cui rive s’addensano le botteghe di eterni rivali: i tintori di robbia e quelli di guado. Il rosso e il blu. Su quel finire del Trecento, tra le incertezze provocate dal Grande Scisma d’Occidente, sono le continue rivalità tra i mestieri unite alle lotte sociali contro il potere dominante a tenere sempre alta la tensione nella ricca e melanconica città fiamminga. Mentre gli uomini si cimentano in proteste e guerre vere, alcune donne combattono in silenzio e senza armi ben altre battaglie: sono le dame della Compagnia della Conocchia che, in spregio dei pericoli e delle norme, s’incontrano di nascosto nelle fredde notti tra Natale e la Candelora. Si scambiano segreti e saperi, consigli e rimedi per la vita e sulla morte, ma soprattutto coltivano un grande sogno comune a tutte.
Rosso di Tiro, blu d’Oltremare
Una storia fiamminga
Adriana Assini
Mentre scontri sociali e rivalità tra le fazioni dei tintori movimentano la splendida Bruges medievale, una congrega di donne sfida leggi e consuetudini per scambiarsi di notte segreti e conoscenze
Pagine: 272
Genere: romanzo storico
Collana: Voci
Pubblicazione: 2020
ISBN: 9788885746329
14,00 €
Autore
Adriana Assini vive e lavora a Roma. Sulla scia di passioni perdute, gesta dimenticate, vite fuori dal comune, guarda al passato per capire meglio il presente e con quel che vede ci costruisce un romanzo, una piccola finestra aperta sul mondo di ieri. Dipinge. Soltanto acquarelli. E anche quando scrive si ha l’impressione che dalla sua penna, oltre alle parole, escano le ocre rosse, gli azzurri oltremare, i luccicanti vermigli in cui intinge i suoi pennelli. Con Scrittura & Scritture, ha pubblicato diversi libri, tutti a sfondo storico.
Anteprima
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Rassegna stampa
Marta Peroni – Una valigia ricca di sogni
Sono rimasta subito affascinata dallo stile di Adriana Assini: è molto ricercato e, a mio modesto avviso, ha il sapor di un testo classico ma anche poetico. Mi hanno colpito molto le descrizioni delle varie donne.
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Valeria Campanile – Infinity passion
Come davanti a un’opera d’arte si rimane ammaliati dalla melodia della narrazione.
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Stefano Valentini – La Nuova Tribuna Letteraria
Adriana Assini è magistrale sia nell’ elaborazione dell’intreccio, nei dettagli ma anche nella definizione psicologica dei personaggi.
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Ilaria Bagnati – Ilaria ti consiglia un libro
Un romanzo storico davvero ben scritto, appassionante e realistico. La Assini utilizza un linguaggio ricercato che impreziosisce il racconto
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Felice Laudadio – Sololibri
Mentre scontri sociali e rivalità tra le fazioni dei tintori movimentano la splendida Bruges medievale, una congrega di donne sfida leggi e consuetudini per scambiarsi di notte segreti e conoscenze
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Annalisa Stancanelli – la Sicilia — 9 gennaio 2021
Le voci di otto donne raccontano un amore antico.
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Sandy Mercado – La stamberga d’inchiostro
Adriana Assini è sempre stata in grado di creare vere e proprie esperienze visive
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Daniela Tordoni – Booksandcuddles
Ho già avuto modo di apprezzare la prosa di Adriana Assini con Giulia Tofana. Gli amori, i veleni e con Rosso di Tiro, l’autrice non delude.
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Nazario Pardini – Alla volta di Leucade
Al lettore il compito di leggersi le pagine di questo emozionante e ben nutrito testo, che senz’altro lo lasceranno di stucco e per la forza espositiva, per i contenuti storico-creativi
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Carezze di carta
Il contesto socio-politico è tracciato senza pesantezza e reso particolarmente interessante. L’attaccamento al proprio mestiere, la rivalità delle gilde, le alchimie che si praticavano quotidianamente per creare quel punto di colore giusto.
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Roberto Orsi – Thriller storici e dintorni
Adriana Assini è abile nel riunire più generi in uno con questo romanzo: la storia d’amore è presente, ma non prevarica. Fa da corollario e colonna sonora a un romanzo storico che racconta uno spaccato di vita sociale turbolento come quello medievale fiammingo .
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Deborah Fantino – Il segnalibro di Deborah
Rosso di Tiro, Blu d’Oltremare è un inno alla forza e alla tempra delle donne. Un romanzo ammantato di magia e alchimia, avvolto da superstizioni e sortilegi, la cui poesia è difficile da descrivere tanto ne è alto il livello.
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Sara Valentino – Septem Literary
Leggiamo rapiti, sedotti, queste pagine, percorriamo gli anni anche tumultuosi di Bruges e impotenti, come donne, assistiamo all’emergere del potere maschile. Ampolle letterarie che arrivano a noi lettori, consigli che ieri come oggi sono conforto nei giorni avversi della vita.
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Sara Minervini – 4.0 blogsite
Adriana Assini è fine romanziera storica. Una delle poche autrici, nel panorama contemporaneo, che si possa definire capace di creare l’assolutamente altro, il mai visto prima, partendo dall’assolutamente storico
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Ciara Ricci – riccichiara.it
Con il suo lavoro Adriana Assini permette al suo pubblico di avere un incontro ravvicinato con la Storia e con gli spiriti, le atmosfere vere e tangibili di quel determinato momento storico in cui decide e sceglie di far muovere i suoi personaggi.
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Commenti dei lettori
Mara Altomare
In genere divoro i libri in pochi giorni, a volte in poche ore, invece questo ho voluto gustarlo e dedicargli uno spazio e un tempo tutto suo, con molta più attenzione, perché appena iniziato mi ha avvolto in un’atmosfera che volevo vivermi pienamente, ed è stato un libro davvero coinvolgente
Per la prima volta ho letto Adriana Assini e ne sono rimasta affascinata per la scrittura così elegante, ricca, ma mai troppo aulica … e ho capito perché questa casa editrice prende il nome “Scrittura e Scritture” … immagino che sia un modo per mettere in evidenza la raffinatezza della scrittura di un autore, oltre la trama che propone.
In più mi è piaciuta moltissimo la trama, la vita di queste donne, le loro caratteristiche così particolari e il loro senso di sorellanza, che mi ha fatto pensare ad alcune donne amiche che conosco e a cui vorrei donare questo libro per condividere le mie stesse emozioni.
Ho vissuto la lettura sottolineando a colori rosso e blu per non perdere le occasioni di riflessione date dalle parole di queste donne, in primis di Greta, la mia preferita, la più saggia, quella che porterò nel cuore.
E ho apprezzato il contesto storico così come descritto e intrecciato con la vita dei protagonisti che fa da sfondo alla storia d’amore di Rose.
Vi ringrazio per questa bella occasione di lettura! Il libro adesso è in mostra nella mia libreria perché è un gioiello prezioso che va esposto e guardato oltre che letto.
Maria Marchesoni
Immaginate una ricca e operosa città, Bruges, alla fine del 1300, dipinta con toni lievi e quasi fiabeschi che si svela agli occhi del lettore come una preziosa e delicatissima trina. In quel mondo nordico, avvolto nelle nebbie dove i colori si disciolgono nel grigio, otto donne, legate da vincoli di amicizia inseguono un sogno: raggiungere una terra dove saranno libere di esprimere se stesse senza timore che qualcuno possa interpretare in modo errato le loro parole, le ricette e i rimedi che si scambiano. Per poter condividere le loro vicende, le loro esperienze e quanto hanno appreso, si incontrano in clandestinità, condividendo un sapere che potrebbe essere mal visto dagli uomini. E , mentre il buio cela le attività delle dame, la città è divisa da una faida che separa da sempre i tintori autorizzati a lavorare i colori del rosso declinato in tutte le sue sfumature calde e quelli del guado che invece sono esperti dei colori freddi. L’amore che non conosce i colori, interviene sulla tavolozza mischiando ancora le carte in tavola, facendo innamorare due giovani delle due opposte fazioni.
In mezzo a lotte sociali, le rivalità si inaspriscono sino a diventare una vera guerra, le vicende delle amiche, nonostante le difficoltà e i timori, le voci sussurrate di stregoneria, si intrecciano narrate in modo impeccabile. Adriana Assini, guida il lettore per mano a scoprire questa antica vicenda, raccontata in modo elegante, raffinato ma coinvolgente rincorrendo spesso a detti e proverbi donandole un ritmo da fiaba unico e originale come il suo stile.
Carla Marcone
Il romanzo si apre con un incipit folgorante, che cattura lo sguardo, stimola il pensiero e ti proietta immediatamente nel cuore del racconto. Un inizio potente, come un’esplosione di fuochi d’artificio che promette una grande festa: una lettura intensa e appagante. E non si tratta di una promessa vuota, perché l’Assini, riesce a mantenerla fino all’ultima parola.
L’ho letto due volte, e alla rilettura l’ho apprezzato ancora di più, cogliendo dettagli e sfumature che mi erano sfuggiti.