È il 1516 e a Palermo governano gli spagnoli. Malgrado i soprusi del viceré Moncada e dei suoi complici, la vita sembra scorrere tranquilla, tra indolenza, bellezza e rassegnazione. Ma l’apparenza inganna. Un gruppo di mercanti, capeggiati dall’intraprendente Gian Luca Squarcialupo, sull’orlo della bancarotta, trama per riportare un regnicolo sul trono e cambiare una buona volta lo stato deprecabile delle cose. Attraente e risoluto quanto irragionevole, Gian Luca ha fegato da vendere ma le contraddizioni non gli mancano, neppure in amore, visto che s’è sposato per convenienza ma si danna l’anima per la moglie di un altro. Quando Ferdinando il Cattolico tira le cuoia, e dalle lontane Fiandre gli subentra il nipote Carlo, anche nella città delle zagare circola aria nuova: è il momento di fomentare una rivolta popolare per ottenere pane e giustizia per tutti. Lo Squarcialupo conosce a uno a uno i suoi perfidi avversari, però non s’accorge delle insidie che si nascondono proprio sotto i suoi passi, nelle viscere profonde della terra, dove uomini loschi avvolti nel mistero decidono nell’ombra le sorti del Regno. Armati di lame e di rosari, sono i Beati Paoli.
Autore
Adriana Assini vive e lavora a Roma. Sulla scia di passioni perdute, gesta dimenticate, vite fuori dal comune, guarda al passato per capire meglio il presente e con quel che vede ci costruisce un romanzo, una piccola finestra aperta sul mondo di ieri. Dipinge. Soltanto acquarelli. E anche quando scrive si ha l’impressione che dalla sua penna, oltre alle parole, escano le ocre rosse, gli azzurri oltremare, i luccicanti vermigli in cui intinge i suoi pennelli. Con Scrittura & Scritture, ha pubblicato diversi libri, tutti a sfondo storico.
www.adrianaassini.it
Rassegna stampa
Felice Laudadio – Sololibri
i Beati Paoli, dal nome di San Francesco da Paola al quale sono dei voti. Adriana Assini fa notare brillantemente che si direbbero più abili con lo stocco che col rosario.
L’operato, il ruolo, i capi di questa setta sono un romanzo nel romanzo e una delle ragioni del magnetismo esercitato sui lettori.
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Sandy Mercado – La Stamberga d’Inchiostro
Con il suo modo di raccontare riesce a dare lustro a personaggi o tragedie di un certo spessore
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Anna Chianese – AnnaCBooks
Il racconto di Adriana Assini è minuzioso, ricco di dettagli sulle ambientazioni tipiche dell’epoca. Ci porta a conoscere una Palermo dilaniata dalla fame e dalla povertà
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Antonia Er – La lettrice itinerante
Quando mi trovo davanti un romanzo di Adriana Assini so che sto per partire per un viaggio nel tempo e nello spazio, che mi porterà a camminare nella Storia, quella dei potenti, ma anche della gente comune, dei poveri diavoli
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Sara Minervini, 4.0 Blogsite
Vi è uno straordinario lavoro filologico non solo dal punto di vista storico, ma anche lessicale, la pregevolezza di un registro trasversale che incorpora dialetto, parlato e linguaggio aulico senza che il lettore avverta dissonanze e disarmonie.
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Sara Valentino, Septem literary
Per chi, come me, conosce la scrittura di Adriana Assini, sa già che leggerla è come guardare una tela su cui dipinge la Storia. Un’autrice che ammiro per la passione con cui racconta di personaggi che non sempre hanno avuto l’onore di essere ricordati.
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Daniela Myr, Chili di libri
È un libro che parte piano, ma poi ti coinvolge con le sue atmosfere. E riesce a farti tifare per una persona che all’inizio del racconto tendi a disprezzare: lo Squarcialupo, appunto.
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Elisa Spinabella, Le nove muse
Adriana Assini ancora una volta riesce ad offrirci un piccolo affresco di un tempo lontano e lo fa, come sempre, attraverso minuziose e dettagliate descrizioni dell’epoca e dei luoghi, ma soprattutto affascinandoci con personaggi seducenti ed intriganti.
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INTERVISTE
La biblioteca di Babele
Valentina Accardi intervista Adriana Assini
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Commenti dei lettori
Maria Marchesoni
Quello che ammiro sempre è la capacità, che contraddistingue alcuni autori, nel ridare vita e voce a personaggi di cui altrimenti ignorerei l’esistenza. Questo è uno di questi casi, poiché ben difficilmente avrei scoperto Gian Luca Squarcialupo e la sua vicenda. Grazie alla penna di Adriana Assini emerge non solo il contesto storico, la Sicilia del 1516,ma anche una vicenda di ingiustizie, quanto mai moderna.
Sotto il dominio degli spagnoli, in particolare del vicerè Hugo de Moncada, la vita in Sicilia non è facile. Sono tempi di carestie cui si aggiungono razzie da parte dei pirati barbareschi e di grandi privilegi goduti da una piccola porzione di persone.
Gian Luca Squarcialupo è un mercante cui la fortuna ha girato le spalle.
In bilico tra debiti e la bancarotta, in fuga dai creditori, innamorato di Francesca per cui dimentica la moglie, Gian Luca fomenta gli animi dei mercanti, arrivando a sognare un cambiamento che a parole sembra desiderato ma che nei fatti non tutti auspicano. Mentre le speranze di un cambiamento politico e economico si vanno affievolendo, mentre l’accordo tra una parte della nobiltà e i mercanti, si fa sempre più infido, Gian Luca matura come uomo, trasformandosi in un capo, mostrando finalmente il suo valore.
Adriana Assini regala ai lettori un personaggio capace di trasformarsi, di crescere e di gridare al mondo la sua sete di giustizia e il desiderio di un mondo migliore. “E se anche dovesse finire male, pazienza!, delle mie scelte non mi pentirei. Ho vissuto così a lungo in ginocchio, che morire in piedi sarebbe un vanto…”.
Raffaelina Di Palma
Con questo romanzo, Adriana Assini, ci fa conoscere non soltanto gli anni brutali e difficili del regno di Sicilia, ancora soggetto al giogo spagnolo, ma anche un personaggio poco noto: Gian Luca Squarcialupo. La popolazione vede in lui, nelle sue aspirazioni colui che li può guidare facendone una sorta di capo e al tempo stesso una vittima sacrificale. L’audacia non gli manca e sarà lui a guidare la popolazione di Palermo aiutandola a far sentire la sua voce e, invece di risanare le sue finanze, decide di sfidare il futuro con una mossa coraggiosa. L’autrice apre il sipario su uno scorcio di storia importante e sconosciuto, con una sfumatura di nostalgia per il passato dal quale ci giunge ancora la voce del protagonista, ma il fuoco che alimenta il suo animo non basta a cancellare tanti secoli di oscurità.
Nel gioco delle trame, delle cospirazioni il bene comune diventa molto labile. Il vincolo “tutti per uno e uno per tutti” viene spazzato via e solo gli intrepidi sono in grado di stravolgere situazioni statiche di una politica, interessata e opportunista.
Le letture di Adriana Assini, sono vere e proprie lezioni di Storia.